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Che ne dici di uno stage in Fondazione?

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stage

Stai completando il tuo percorso di studi nelle università di Firenze o Bologna? Vuoi arricchire le tue competenze professionali? Ti proponiamo di effettuare un tirocinio curriculare presso di noi a Firenze.

Un’esperienza unica, dove sviluppare le tue conoscenze, sperimentarle al servizio del nostro progetto di finanza etica per costruire giorno dopo giorno un’economia più inclusiva, rispettosa del pianeta e delle persone.

 

La tipologia di stage

Stage tecnico/professionalizzante: percorso finalizzato all’acquisizione di conoscenze e competenze tecniche specifiche.
Lavorerai nell’ufficio Educazione Critica alla Finanza: progetti digitali di educazione finanziaria e percorsi di formazione rivolti alle scuole in presenza e online.

Cosa imparerai

Conoscerai l’educazione finanziaria dal punto di vista della finanza etica.
Farai parte di una squadra di persone professionali e appassionate.
Conoscerai il mondo della finanza etica.
Svilupperai competenze tecniche specifiche e completare il tuo percorso di studio.

 

STAGE- ufficio Educazione critica alla finanza

Sede di lavoro: Firenze
Stage curriculare della durata minima di 150 ore nel I° semestre 2023.

La posizione

Fondazione Finanza Etica offre la possibilità di svolgere uno stage professionalizzante all’interno dell’Ufficio Educazione critica alla finanza che si occupa della pianificazione, organizzazione e realizzazione di progetti ed eventi formativi rivolti a persone adulte e studenti (secondaria superiore 1 e 2 grado).

L’obiettivo dello stage sarà quello di supportare l’ufficio Educazione Critica alla Finanza nell’implementazione dei progetti digitali di educazione finanziaria e contribuire attivamente ai percorsi di formazione rivolti alle scuole.

In questo stage avrai la possibilità di effettuare attività di

  • Supporto per la realizzazione di percorsi di educazione critica alla finanza nelle scuole di Firenze e provincia.
  • Partecipazione e supporto al gruppo di lavoro per iniziative di educazione finanziaria Online (digitalizzazione di contenuti e creazione di nuovi contenuti multimediali).
  • Supporto all’organizzazione di eventi di educazione critica alla finanza.
I requisiti

Candidati se:

  • Sei una persona interessata ad approfondire le tue conoscenze in tema di Finanza Etica, Cittadinanza Attiva, Sostenibilità sociale e ambientale.
  • Stai studiando in ambito economico-finanziario, sociologico e pedagogico nelle università di Firenze o di Bologna.
  • Pensi di avere ottime capacità relazionali e buone competenze digitali.
  • Sei una persona interessata a fare un’esperienza multidisciplinare e trasversale.

 

Avvertenza

La candidatura avverrà esclusivamente tramite il servizio stage dell’Università di Firenze e Bologna. Non accettiamo candidature inviate per mail o via social.

Mine anti-persona e munizioni a grappolo: dal 31 gennaio è vietato finanziarle.

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legge bombe mine

Mine anti-persona e munizioni a grappolo: dal 31 gennaio è vietato finanziarle. Ora tocca a banche e finanza fare la propria parte.

 

Dopo 10 anni di difficile iter parlamentare, il 31 dicembre 2022 è diventato concretamente operativo il divieto di finanziare le imprese produttrici di mine antipersona e di munizioni a grappolo, stabilito dalla Legge 9 dicembre 2021, n.220.

La legge introduce all’art.1

il divieto totale al finanziamento di società in qualsiasi forma giuridica costituite, aventi sede in Italia o all’estero, che, direttamente o tramite società controllate o collegate, […], svolgano attività [… relative alle]  mine antipersona, munizioni e submunizioni cluster, di qualunque natura o composizione, o di parti di esse.

Il divieto vale per tutti gli intermediari abilitati (definiti nel dettaglio nell’art. 2). È inoltre vietato alle alle fondazioni e ai fondi pensione di investire il proprio patrimonio in queste attività.

 

Una legge esemplare

Una legge esemplare sotto molti punti di vista per la quale il movimento della finanza etica si è mobilitato da tempo, insieme a numerose associazioni che hanno dato vita alla Campagna Italiana Contro le Mine.

La legge è esemplare perché il divieto di finanziamento è assai ampio e coinvolge le società oggetto del divieto, le attività svolte, gli intermediari finanziari e il tipo di finanziamento.

Tutta la filiera è coinvolta nel divieto. Giustamente, trattandosi di sistemi d’arma complessi.

Di estrema rilevanza, dal nostro punto di vista, il dettaglio degli intermediari finanziari sottoposti agli obblighi della legge, che è ampio e prevede anche le succursali con sede legale in un altro paese Ue o Terzo, il settore assicurativo e quello dei fondi pensione. Di questi soggetti viene analizzata ogni forma di supporto finanziario, ad esempio credito, rilascio di garanzie finanziarie, partecipazioni, acquisto o sottoscrizione di strumenti finanziari.

 

Una legge importante, ma di complessa applicazione

Proprio il divieto totale rende complessa l’attuazione della L.220. Nessun elenco è stato fornito dai soggetti istituzionali preposti ai controlli sull’attuazione della legge e tanto meno dal Governo.

Non si tratta solo dell’adozione di presidi procedurali, complessi. Il fine dei controlli è quello appunto di “contrastare il finanziamento” delle mine antipersona e delle munizioni cluster e di “loro singoli componenti”. Si tratta delle singole componenti del sistema d’arma e non solo del prodotto finito. Dovrebbero essere individuate e sottoposte al divieto anche le società subcontractor della società madre produttrice di queste armi.

È una impostazione opportuna, che dovrebbe essere applicata anche ad altre armi controverse. Come nel caso delle armi nucleari, su cui Fondazione Finanza Etica ingaggia Leonardo S.p.A. nella sua attività di azionariato critico. In particolare sul coinvolgimento nell’arsenale nucleare francese attraverso MBDA-Systems.

Nella logica della finanza etica, condivisa dall’impostazione della L.220, infatti, partecipare a realizzare “singole componenti” del sistema d’arma comporta una responsabilità sull’intero prodotto.

 

Un iter normativo lungo e tortuoso

Il Trattato di messa al bando delle mine (Ottawa 1997) e la Convenzione sulle Munizioni Cluster (2008) sono le due leggi internazionali che ne impediscono l’uso, la produzione, il commercio e lo stoccaggio. La Campagna internazionale per la messa al bando delle mine prevede non solo l’adesione del più alto numero di Paesi, ma anche il completo smantellamento delle mine dal pianeta entro il 2025. A oggi ha visto l’adesione dell’80% dei Paesi (164). Ancora non vi aderiscono, tra gli altri, Stati Uniti, Cina, India, Israele, Egitto, Iran, Pakistan, Arabia Saudita, Marocco.

In Italia, l’iter per una legge sulla messa al bando è iniziato nel 2010, a seguito anche di una importante raccolta di 30mila firme dalla Campagna Italiana contro le Mine.

Dopo essere stata approvata all’unanimità nel 2017, la legge fu rimandata al Parlamento dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perché il testo avrebbe potuto esonerare dalle responsabilità penali i vertici delle banche e degli istituti finanziari. Ci sono voluti altri 5 anni per l’approvazione, il 5 dicembre 2021.

 

Il ruolo degli investitori

Al 2018, 88 istituti finanziari hanno investito un totale di 8.700 milioni di dollari in 7 produttori di munizioni a grappolo. Lo descrive la ricerca Worldwide Investment in Cluster Munitions alla sua nona edizione.

È importante evidenziare come gli investimenti nei produttori di munizioni a grappolo di tutto il mondo siano in netto calo. Da 31 miliardi di dollari del 2017 (su 166 società investite) a 9 miliardi di dollari nel 2018 per 88 investitori. Di questi, ancora 7 hanno sede in Stati che hanno aderito alla Convenzione.

Il Gruppo Banca Etica e, dunque, tutte le sue società che rientrano fra gli intermediari abilitati della legge (Banca Etica, Etica Sgr, CreSud) hanno nel loro DNA costitutivo una clausola di esclusione che impone un divieto assoluto di finanziamento, a qualunque titolo, di qualunque realtà economica coinvolta nel settore militare (e non soltanto nei sistemi d’arma controverse).

Ma per essere efficaci nell’attuazione della legge, stiamo lavorando a costruire un elenco di imprese coinvolte nel settore militare, coerente con l’ampiezza dei destinatari del divieto individuato dalla legge, per offrirlo anche agli intermediari finanziari in una logica di dialogo, collaborazione e contaminazione.

La legge 220 è un passo avanti importante sulla strada del disarmo, ma come per ogni legge vale solo se viene realmente attuata. È questo il nostro impegno. Da sempre.

 

Stefano Zamagni. 80 anni di economia civile

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economia civile

Stefano Zamagni, economista, accademico e instancabile divulgatore dell’economia civile, compie 80 anni

 

Un compleanno importante quello degli 80 anni di Stefano Zamagni, riconosciuto come il caposcuola di una stagione di studi e ricerche che ha rinnovato quella dell’economia civile, inaugurata nel ‘700 a Napoli da Antonio Genovesi, Gaetano Filangeri, Giacinto Dragonetti.

Un’intuizione generativa.

Solo che l’impresa di coniugare mercato e solidarietà, in questi nostri tempi, è enormemente più complessa di quanto non lo fosse nel XVIII secolo. Perché la dimensione del mercato. esasperata dalla sua declinazione finanziaria e dallo sviluppo di nuove tecnologie informatiche, ha pervaso di sé ogni ambito dell’esperienza umana. In una parola, ha prevalso nella cultura a livello globale Il mercato e il profitto sono diventati oggi valori in sé.

Come ci ha insegnato Zamagni, scambio, redistribuzione, reciprocità hanno sempre fatto parte di ogni società umana. Dunque, la loro marginalizzazione nell’attuale fase del capitalismo globale rende quest’ultimo un modello dis-umano.

Si capisce dunque quale improba impresa è quella avviata da Zamagni. Eppure così esaltante. Tramontati i miti delle rivoluzioni, che avrebbero dovuto rovesciare il capitalismo e dimostratisi insostenibili alla lunga e pericolosi nel breve periodo quelli della capacità autoregolativa del mercato, quella dell’economia civile resta l’unica via perseguibile per un’altra economia. A cui anche la finanza etica deve molto.

Ci lega al lavoro di studio e ricerca di Zamagni l’idea che l’esperienza della socialità umana possa vivere all’interno di una normale vita economica, ponendo così le basi concrete per cambiarla radicalmente.

 

L’economia civile e la finanza etica

La finanza etica, in fondo, altro non si pone se non l’obiettivo di riportare la finanza al suo genius loci originario: utilizzare gli strumenti della finanza (anche quella moderna) per promuovere e favorire un’economia reale e fondata su valori e obiettivi di solidarietà.

La lezione di Stefano Zamagni è un faro per chi fa finanza etica.

Questa si pone il tema, etico appunto, di distinzione tra fini diversi e tra questi e gli strumenti per raggiungerli. Oggi il tema costante dell’ideologia mercatista mainstream è: “qualsiasi mezzo per ottenere l’aumento illimitato della ricchezza” e “il sistema troverà soluzioni alle crisi per le sue proprietà intrinseche”. Che sono, appunto, “meno regole e vincoli, ci pensa il mercato”.

Il paradigma dell’economia civile e della finanza etica si chiede, prima di tutto,

a cosa serve la finanza?

Cioè quali sono gli effetti economici, sociali e ambientali delle scelte finanziarie?

È una domanda che riguarda il fine stesso dell’attività economico-finanziaria. Rivoluzionaria perché non accede all’idea che l’economico e il mercato siano in sé disumanizzanti, né che siano eticamente e socialmente neutrali. Essi devono essere ricondotti al fine vero (da cui peraltro scaturiscono) che è la promozione umana, la cura della casa comune in cui tutti noi, parte del vivente, e le generazioni non ancora presenti, viviamo.

Ottant’anni spesi bene, caro professore; e molto lavoro ancora da fare. Auguri.

 

Fondazione Finanza Etica

Maggiore inclusione finanziaria, minori rischi per le banche

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inclusione finanziaria

L’inclusione finanziaria vince il premio Tesi di laurea sulla finanza etica 2022

 

21 tesi candidate per il premio Tesi di Laurea sulla finanza etica, giunto quest’anno alla sua quinta edizione.

Il premio quest’anno è andato a Alessandro Molinari, Università di Bologna, Corso di laurea in Law and Economics of Insurance and Finance, per la tesi Regulation of EU consumer credit: a financial inclusion perspective and challenges lying ahead (La regolamentazione del credito al consumo nell’UE: una prospettiva di inclusione finanziaria e le sfide future).

Per la commissione scientifica l’originalità dell’elaborato consiste

nell’aver focalizzato l’attenzione su inclusione Finanziaria e Finanza Etica, e la proposta di una policy ora in discussione alla Commissione Europea riguardante la creazione di un database per la collezione e analisi di specifici indicatori legati al credito al consumo

Abbiamo fatto ad Alessandro 4 domande: ecco cosa ci ha risposto.

 

Le due Menzioni Speciali

A Simona Biasco, Università degli Studi di Perugia, Corso di laurea in Amministrazione aziendale, per la tesi La rilevanza strategica dei fattori ESG per le Piccole e Medie Imprese: analisi di contesto ed evidenze empiriche.
La commissione ha valutato positivamente: “lo studio delle strategie ESG delle decine di migliaia di medie e piccole aziende che rappresentano la gran parte del tessuto produttivo del nostro paese”.

Chi sarà il/la economista del cuore di Simona?

 

Marco Logi, Università degli studi di Firenze, Corso di laurea in Finance and risk management, ha presentato un lavoro su Corporate Social Responsibility and bond yields: Empirical analysis in the american market. Il testo ha l’originalità di “aver focalizzato l’attenzione su un settore su cui sono stati realizzati pochi studi: il mercato obbligazionario. A oggi la maggior parte delle ricerche sul tema indagano la relazione tra rendimento di titoli azionari e SRI, mentre tralasciano gli impatti che le performance di sostenibilità hanno sul rendimento dei titoli obbligazionari.”

Qual è il lavoro dei sogni di Marco?

 

L’emozione della premiazione in diretta

In diretta zoom, davanti ai loro colleghi e alle loro colleghe, a Marco Piccolo, direttore della Fondazione e a Fabio Moliterni, Simone Siliani, Sofia Tonarelli, Domenico Villano, in rappresentanza del comitato scientifico, le  persone ammesse alla short list hanno presentato il loro lavoro con uno speech di tre minuti ciascuno, prima della proclamazione in diretta del vincitore.

 

Le tesi premiate

Le tesi premiate saranno pubblicate nella collana “Antonio Genovesi” di Fondazione Finanza Etica a gennaio 2023.

Qui è possibile vedere le tesi vincitrici dell’edizione 2021.

 

Maggiore inclusione finanziaria, minori rischi per le banche @Pavel Danilyuk/Pexels

Natale con “Che impresa per le donne!”

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Natale donne

Proposte di regali di Natale dalle imprese femminili sostenute da Fondazione Finanza Etica grazie al fondo utili di Etica Sgr con il bando “Che impresa per le donne!”.

 

C’è chi pubblica libri femministi e chi vuole rivoluzionare il mondo del turismo. Chi porta a spasso le api e chi trasforma il latte di capra in un unguento miracoloso. Imprenditrici che sognano di fare un lavoro che non servirà più o che tingono tessuti con i fiori. Giovani agricoltrici che adesso hanno da fare perché devono raccogliere le olive e sognatrici che vanno in giro con una bici elettrica a parlare della resilienza delle api. Chi aiuta le comunità fragili e sparse e chi vuole fare comunicazione in chiave glocal.

Sono le 11 imprese femminili sostenute dal bando “Che impresa per le donne!” nella primavera del 2022. A sei mesi dalla partenza dei loro progetti, grazie al fondo utili di Etica Sgr per un totale di 236.500 euro, hanno concretizzato i loro acquisti, orientato la loro comunicazione, definito la loro mission.

 

Turismo rivoluzionario

Natale

Volete fare le vacanze a Firenze ma siete stufə del turismo mordi e fuggi? Volete sentirvi dentro la città e non contro i residenti? Crocus Trip. Social revolution è quello che fa per voi. Benedetta, Chiara Jean, Francesca,  Valentina e Francesca sono 5 professioniste nel mondo del turismo con anni di esperienza sul campo, che vogliono rivoluzionare il settore rendedolo più sostenibile. Offrono tour alternativi perché il turismo diventi il mezzo per una nuova socialità. Sfogliate il loro catalogo.

 

Negozio di cibo etico in zona Sarpi, a Milano

Natale

Se invece abitate a Milano, fate un salto in zona Sarpi, nel cuore di Chinatown. È aperta Zero per Cento, La Bottega Etica. Un negozio in cui comprare prodotti di qualità, a chilometro zero, sostenibili, spesso senza packaging e dove i commessi e le commesse di questo negozio sono persone con disabilità intellettuale che trovano in quel lavoro un orgoglio, una nuova spinta e anche un nuovo posto all’interno della società. Abbiamo raccontato la loro storia qui. Voi potete andarci a fare la spesa di persona – consigliatisssimo! – ma anche online: prodotti bio, etici e sfusi.

 

Sapone di capra biologico da una comunità resiliente

Gli allevamenti e i pascoli, il formaggio, il latte fanno parte della nostra tradizione, come paese appenninico a 1170 metri sul livello del mare. Shine ha pensato di fare un passo in più e percorrere nuove strade: innovazione, sperimentazione e progresso.

Il latte di capra è ricco di acido lattico, vitamine, proteine e minerali e di allantoina, che ha un’azione idratante e decongestionante. La crema idratante viso al latte di capra è l’ultimo prodotto di Shine, da Pescasseroli, nel cuore dell’apppennino abruzzese. È così che Francesca dell’Ova produce la crema per il viso e il sapone solido al latte di capra: solido, naturale, con packaging attento alla plastica e, in futuro, una piccola ospitalità a Pescasseroli, per gli amanti del turismo lento e delle aree interne.

 

Abiti tinti a mano dal cuore delle Marche

Una startup talentuosa, che ha vinto numerosi premi. Ancora nelle aree interne, sul versante marchigiano, con ètico sartoria marchigiana, per abiti unici, eleganti, con tinture 100% naturali derivanti da scarti agricolo-alimentari (scorze di melograno, bucce di cipolle, potature, ecc.), da piante autoctone e da erbe spontanee.

 

Libri che raccontano le donne, a testa in giù

Non è Natale senza libri. Noi vi proponiamo una micro casa editrice indipendente che racconta le donne e vuole vedere le cose da una prospettiva diversa. Infatti si chiama Capovolte. Si parla di sport  – ciclismo, ginnastica artistica, ma anche il rapporto delle donne sportive con il velo – di antirazzismo e femminismo. Se ne parla, di questa micro casa editrice, non solo al Salone del libro di Torino.

 

Packaging ecologico che fa bene al pianeta e alle persone

Natale

Le api di Beesù e di Monica Fissore, che con la sua bicicletta racconta a Torino e provincia come creare panni cerati. BEESU’ ECOPACK è l’involucro certificato MOCA per gli alimenti: 100% naturale ed ecologico, lavabile e riutilizzabile. Ha il colore, il profumo e le proprietà traspiranti e antibatteriche della cera da apicoltura biologica e locale e la resistenza del cotone biologico GOTS, realizzato secondo tradizione da un’eccellenza tessile piemontese.

 

Tra il mare e l’appennino ligure, miele buono, salutare e curativo

Marta Scali accompagna le api nomadi lungo la costa della Liguria di Ponente. Da “Le Api dei Vai” si acquistano mieli, propoli, balsami per le labbra e creme idratanti per il corpo. Grazie a un mezzo a basso impatto, le api di Marta possono seguire il ciclo dei fiori anche spostandosi dai terrazzamenti affaccati sul mare fino alle pendici delle montagne. L’apicoltura nomade, oltre a essere una tecnica produttiva in simbiosi con la natura, è anche un mezzo di sopravvivenza delle api e di tutela della biodiversità.

Città di Genere. Che genere di città?

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Un master in metodi e tecniche per pianificazione e progettazione urbana e territoriale in ottica di genere

 

Le donne si trovano ad affrontare problemi di tale importanza nelle città e nella società che il genere non può più essere ignorato nella pratica della pianificazione

Così scriveva nel 1986 Jacqueline Leavitt, professoressa emerita di Pianificazione urbana, nel suo “Feminist Advocacy Planning in the 1980s” (Pianificazione dell’advocacy femminista negli anni ’80).

Il tema della città di genere sta finalmente uscendo dal dibattito accademico per coinvolgere anche le amministrazioni cittadine. L’urbanistica è tradizionalmente riconosciuta come una disciplina maschile e la presupposta standardizzazione e neutralità di genere della pianificazione delle città ha sempre significato il pregiudizio per cui ” gli interessi e i bisogni degli uomini fossero universali”.  “Leggi, politiche e programmi neutrali dal punto di vista del genere possono involontariamente perpetuare le conseguenze di discriminazioni passate. Possono essere […] modellati su stili di vita maschili e […] non tenere conto di aspetti delle esperienze di vita delle donne che possono essere diversi da quelli degli uomini”. È quanto scrive Il rapporto delle Nazioni Unite del 2016 sui progressi delle donne.

Città di genere

 

In questo grafico, Bloomberg mostra le caratteristiche di mobilità di genere in aree urbane. Gli uomini usano di più l’auto nel tradizionale pendolarismo casa-lavoro, le donne usano più i mezzi pubblici o vanno a piedi e hanno esigenze di lavoro più complesse. Hanno spesso lavori part-time e su di loro ricade più spesso il lavoro di cura. Questo spiega anche il motivo per cui gli uomini usano più la bicicletta: hanno percorsi più lineari e viaggiano in genere da soli.

È solo un esempio, per dimostrare come l’integrazione e l’esigenza di sguardi di genere siano necessari per ripensare le città , in un momento in cui – post pandemia – si riflette su altri modi di fruire gli spazi urbani. Si pensi al concetto della Città di 15 minuti.

 

Un master sulla Città di Genere

Un master di II livello, coordinato dall’Università degli studi di Firenze e supportato, tra gli altri, da Fondazione Finanza Etica, si propone di formare figure professionali esperte nell’approccio di genere.

Si tratta di “Città di Genere. Metodi e tecniche di pianificazione e progettazione urbana e territoriale“. È rivolto a laureati e laureate magistrali in qualsiasi disciplina e intende formare per applicare l’approccio di genere in ogni ambito della progettazione, della pianificazione e delle politiche urbane e territoriali nel campo della ricerca, della pubblica amministrazione e della libera professione.

 

Il master prevede 7 borse di studio da 1400€ a copertura parziale della quota di iscrizione al master. È possibile consultare il bando ai seguenti link: https://mastercittadigenere.wordpress.com/borse-di-studio/ e https://www.pin.unifi.it/borsa-studio-master-citta-di-genere

 

Per saperne di più

È previsto un incontro informativo online mercoledì 7 dicembre alle 17.30.
Per partecipare scrivere a master_pianificazione_genere@dida.unifi.it

 

Violenza economica, 6 segnali per riconoscerla

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Violenza economica, sei segnali per riconoscerla

Sai che potresti essere vittima di violenza economica senza rendertene conto?

 

Per riconoscere la violenza economica è importante capire come, nella nostra società, pensiamo al denaro e alle relazioni.
Quando si vive in coppia non esiste un manuale che indichi come si devono gestire i soldi. Facciamo come facevano i nostri genitori, perché ci sembra normale. E quindi accettiamo che, tradizionalmente, gli uomini abbiano un ruolo più attivo nelle finanze familiari.

Per molto tempo alle donne è stato detto, dentro e fuori casa, che il denaro è competenza degli uomini.

Non solo, è stato anche detto – soprattutto nel matrimonio – che ciò che è mio è tuo e che tutto deve essere condiviso.

Si tratta di uno schema culturale molto pericoloso per un tipo di abuso incentrato sulle risorse economiche e finanziarie, in cui la maggior parte degli autori sono uomini e la maggior parte delle vittime sono donne.
Forse ora qualcosa sta cambiando, ma sta cambiando ancora molto, troppo lentamente.

 

Vi proponiamo di riflettere su 6 campanelli di allarme, da tenere sotto controllo.

1. Segretezza sulle entrate di famiglia:
Il tuo partner è aperto riguardo ai suoi soldi? Se il vostro partner ve lo nasconde, sapete perché?

2. Conti indipendenti:
Il tuo partner insiste che tutto sia condiviso? Non è d’accordo se hai risparmi o conti personali?

3. Lasciare il lavoro:
Il tuo partner ti ha suggerito di non lavorare più? Rendere una persona dipendente dal punto di vista finanziario è un forte strumento di controllo.

4. Tenere i conti:
Il tuo partner ti chiede di conservare le ricevute di ciò che spendi? Ritieni di avere bisogno del suo permesso prima di acquistare qualcosa?

5. Intestazione dei conti:
Il tuo partner ha insistito sul fatto che tutto sia intestato a tuo nome? Ti ha nominato in uno dei suoi prodotti finanziari, come un mutuo, un appartamento o un’auto? In questo modo, diventi responsabile di quei prodotti e degli eventuali debiti associati.

6. Equa condivisione delle spese:
Il tuo partner ti chiede di pagare sempre più cose? L’economia familiare è gestita in modo equo da entrambi?

Cambierà tutto. La Fondazione al Festival dei Popoli

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Festival dei Popoli

Fondazione Finanza Etica sostiene la serata inaugurale del Festival dei Popoli, con il film-manifesto di questa 63ma edizione “Everything will change”.

Sabato 5 novembre, ore 21.00, Firenze, cinema La Compagnia, via Cavour 50/R

 

Tra 32 anni la Terra sarà una landa cementificata e desertificata, in cui la vegetazione e il terreno sono tinti di innaturali sfumature grigio-rossastre, la popolazione fa i conti con l’isolamento costrittivo e la crescente paranoia dovuta a cicliche ondate pandemiche e i deep fake sono così diffusi che nessuno crede più a niente. Tre giovani scoprono casualmente le immagini rivelatrici del mondo prima del disastro e intraprendono un viaggio nel passato alla scoperta di ciò che era.

Oggi, qualsiasi “lettera d’amore alla natura” deve essere politica. Negli anni 2020, amare la natura significa lottare per la sua stessa esistenza. Significa vivere il disagio della protesta, significa votare in un certo modo, e significa rivedere le nostre scelte personali.

Marten Piersel, regista del film

 

EVERYTHING WILL CHANGE è un coraggioso esperimento cinematografico che combina elementi di fantascienza distopica e di documentario militante. Siamo ancora in tempo per riscrivere il futuro ed evitare di soccombere ai cataclismi che contribuiamo a generare? Di quanta consapevolezza abbiamo ancora bisogno per restituire un orizzonte non solo di sopravvivenza, ma anche solo di vita ai nostri figli e figlie, agli animali e alla natura? Tutto cambierà, tutto sta già cambiando: dobbiamo essere pronti a cambiare anche noi.

Fondazione Finanza Etica sostiene il Festival dei Popoli proprio con il film-manifesto di questa edizione, che parlerà soprattutto di temi ambientali e sociali internazionali, ma anche delle ferite italiane, come il G8 di Genova e gli operai della Gkn.

A fare da cornice, Pop Corner, i talk serali del FDP: ogni sera un tema, due ospiti e un moderatore per una chiacchierata aperta al pubblico. Giovedì 10 novembre alle 19.00 sarà ospite Lorenzo Tecleme, giornalista collaboratore di Valori.it, attivista di Friday for Future, autore di “Guida rapida alla fine del mondo. Tutto sulla crisi climatica e come risolverla”.

Guarda il programma del FDP.

FestiValori 2022: la finanza etica non è fantascienza

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Festivalori

Dal 21 al 23 ottobre a Modena arriva FestiValori. Tre giorni per conoscere la finanza divertendosi

 

Si svolgerà a Modena dal 21 al 23 ottobre FestiValori il primo festival di Valori.it.

Valori.it e Fondazione Finanza Etica si racconteranno e racconteranno il mondo attraverso eventi culturali, educativi e ludici. Analizzeremo le ingiustizie del sistema economico e promuoveremo esperienze di economia sociale e sostenibile.

FestiValori sarà un’occasione per avvicinare, anche in modo ludico, il pubblico e le scolaresche alla finanza e all’economia. E per incontrare analisti ed esperti che possono allargare lo sguardo sugli scenari economici che ci aspettano.

 

Da non perdere

Le mostre

Venerdì 21 | ore 17
Inaugurazione presso l’ex-Albergo Diurno della mostra sul disarmo nucleare realizzata in collaborazione con Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo.

I Talk

Sabato 22 | ore 10.30 | Teatro San Carlo
Le storture del mondo della finanza, con Andrea Baranes, esperto di finanza etica e analista di Fondazione Finanza Etica

Sabato 22 | ore 15.00 | Teatro San Carlo
chi finanzia la crisi climatica? con Sofia Pasotto di Fridays For Future;

Sabato 22 | ore 16.20 | Teatro San Carlo
Lavoro e futuro, con Marco Ripoldi de Il Terzo Segreto di Satira

I dibattiti

Sabato 22 | ore 16.30 | Teatro San Carlo
Ugo Biggeri
, presidente di Etica Sgr, e Massimo Cirri, conduttore di Caterpillar – Rai Radio2, dialogheranno sulla difficoltà di fare informazione sulla finanza

Domenica 23 | ore 16.30 | Museo della figurina
si approfondiranno i legami tra calcio e finanza, con una tavola rotonda moderata dal giornalista Luca Pisapia e che vedrà la partecipazione di Damiano Tommasi, ex calciatore e sindaco di Verona, Cesare Bisoni, ex presidente della CoViSoc e Professore Emerito del Dipartimento di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e Pippo Russo, sociologo dell’Università di Firenze.

Le tavole rotonde

Venerdì 21 | ore 18 | Galleria Europa, Piazza Grande
presentiamo il 5 Rapporto sulla finanza etica in Europa: Barbara Setti – Fondazione Finanza Etica – illustra il rapporto, si confrontano Anna Fasano, presidente di Banca Etica, Patrizia Toia, europarlamentare, vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia e Stefano Cosma, docente di Economia degli intermediari finanziari presso Unimore. Modera Andrea Barolini, direttore di Valori.it

L’educazione finanziaria

Venerdì 21 | ore 16 | Future Education Modena
Insegnare la finanza a scuola, con Giovanna Boggio Robutti di FEduF, Andrea Ligabue, ricercatore dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Damien Lanfrey di FEM, Future education Modena.
Non mancheranno le attività ludiche nel corso delle tre giornate, con la possibilità per il pubblico e le scolaresche di giocare al nuovo gioco di ruolo dal vivo sulla finanza ideato in collaborazione con il GAME Science Research Center dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Domenica a pranzo

Presso il ristorante Roots si parlerà di speculazione sulle materie prime alimentari e di sostenibilità ambientale e sociale della produzione di cibo.

 

Il programma completo è disponibile sul sito dell’evento: https://festival.valori.it