La ricerca analizza le implicazioni etiche relative agli investimenti nel settore degli armamenti, fornendo spunti di riflessione sugli impatti delle decisioni finanziarie. Descriveremo i principali risultati in sette punti:
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Il nuovo rapporto “Finanza per la guerra. Finanza per la pace” approfondisce lo stretto coinvolgimento dell’industria finanziaria nella produzione e nel commercio di armi che alimentano i conflitti su larga scala in tutto il mondo. In questa ricerca, il nostro obiettivo è quello di far luce sulle politiche e le pratiche delle banche eticamente orientate, rappresentate dalla Global Alliance for Banking on Values (GABV), che riunisce le banche più innovative a livello mondiale.
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Per condannare qualsiasi tipo di conflitto e chiedere a tutte le istituzioni finanziarie mainstream di smettere di finanziare la produzione e il commercio di armi, il 28 febbraio 2024 è stato presentato a Milano, in occasione dell’incontro annuale di Global Alliance for Banking on Values-GABV, il Manifesto per una finanza di pace.
La ricerca analizza le implicazioni etiche relative agli investimenti nel settore degli armamenti, fornendo spunti di riflessione sugli impatti delle decisioni finanziarie. Descriveremo i principali risultati in sette punti:
1.
Considerazioni etiche e banche eticamente orientate.
Gli investimenti nel settore delle armi violano principi morali e commerciali. Le banche eticamente orientate considerano invece come prioritario l’impatto globale delle proprie decisioni finanziarie.
2.
Il contesto globale della spesa per la difesa.
L’Agenda ONU per il disarmo evidenzia chiaramente il collegamento tra progresso socio-economico e la riduzione dei conflitti. Tuttavia nel 2023 la spesa globale per la difesa è aumentata del 9%, raggiungendo l’enorme cifra di 2.200 miliardi di dollari
3.
Il ruolo del settore finanziario nel finanziamento alle armi.
Le banche e il settore finanziario sono attivamente coinvolte nel sostegno all’industria della difesa con almeno 1.000 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2022. Tuttavia mancano dati affidabili e informazioni trasparenti per il monitoraggio di questo tipo di investimenti.
4.
Corruzione e assenza di controllo.
L’industria militare sarebbe responsabile di oltre il 40% della corruzione mondiale. La causa? Segretezza dei contratti di compravendita, stretti legami tra governi e appaltatori e una legislazione non adeguata.
5.
Le banche eticamente orientate della Global Alliance for Banking on Values- GABV.
Le banche associate a GABV non finanziano la produzione o il commercio di armi. Adottano politiche chiare di esclusione delle armi dal credito e dagli investimenti. La finanza eticamente orientata è la strada da seguire per pratiche bancarie responsabili.
6.
L’esclusione delle armi nel settore finanziario.
L’esclusione delle armi dalle attività finanziarie sensibilizza l’opinione pubblica e riduce l’accesso al capitale per i produttori di armi. Tuttavia l’impulso a includere delle aziende del settore difesa nei criteri ESG genera incertezza sull’esclusione degli investimenti bellici.
7.
Progressi e dinamiche positive di disinvestimento.
È in crescita il numero di fondi e banche che escludono le armi dagli investimenti, soprattutto quelle nucleari.
Nel momento in cui la finanza tradizionale inizia a imporre restrizioni e a disinvestire da particolari sistemi d’arma, la finanza eticamente orientata rappresenta un punto di riferimento per un diverso tipo di approccio nei confronti dell’esclusione degli armamenti. È indispensabile dare impulso a questo percorso per indirizzare il settore finanziario verso un futuro responsabile ed etico.
Per condannare qualsiasi tipo di conflitto e chiedere a tutte le istituzioni finanziarie mainstream di smettere di finanziare la produzione e il commercio di armi, il 28 febbraio 2024 è stato presentato a Milano, in occasione dell’incontro annuale di Global Alliance for Banking on Values-GABV, il Manifesto per una finanza di pace.
Il Manifesto condanna ogni tipo di violenza e conflitto armato, sottolineando l’importanza del dialogo e della cooperazione come fondamentali strumenti per raggiungere la pace duratura. Si sollecita l’industria finanziaria a interrompere il finanziamento delle attività legate alle armi, mentre si incoraggiano le istituzioni ad adottare politiche trasparenti e restrittive al riguardo. Si invita altresì gli istituti finanziari a unirsi alla GABV e a sostenere attivamente questa importante dichiarazione.