Il nuovo Rapporto rivela che un numero allarmante di nuclei familiari in Italia è privo di conto bancario. E di queste famiglie un’amplissima percentuale vive nel Mezzogiorno. La chiusura di centinaia di sportelli bancari registrata negli anni recenti, d’altra parte, ha inasprito le criticità nell’accesso ai servizi finanziari di base per le imprese e fenomeni di estromissione dai circuiti formali più vigilati per le persone “non bancarizzate”, con potenziali impatti importanti soprattutto su alcune categorie di cittadine e cittadini più fragili, e col rischio di generare terreni adatti al proliferare dell’usura.
Benché il microcredito abbia concesso migliaia di prestiti anche nel 2022, il panorama esaminato nel Rapporto propone molte sfide da affrontare, e indica la necessità di incrementare risposte essenziali, sinergie tra banche convenzionali e istituzioni di microfinanza, azioni specifiche di prevenzione delle situazioni più critiche. Numeri, scenari e strumenti vengono dunque indagati dalla ricerca, dove si sottolinea il contributo efficace, inclusivo, del modello rappresentato dalle banche etiche e da un ampliamento dell’offerta di microprestiti.