La terza edizione del Rapporto sull’Inclusione finanziaria e il Microcredito aggiorna l’analisi sulle sfide e le principali problematiche che interessano l’inclusione finanziaria in Italia.
I dati raccolti nell’indagine presentano uno scenario in lieve miglioramento sul fronte dei bilanci delle famiglie, ma evidenzia ancora forti fragilità, soprattutto al Sud e nelle Isole, dove l’accesso ai servizi finanziari si fa sempre più complesso.
Il microcredito continua a rappresentare un pilastro fondamentale per l’inclusione finanziaria in Italia, confermandosi uno strumento essenziale per sostenere microimprese, lavoratori autonomi e famiglie in difficoltà economica, ma non ancora pienamente sviluppato.
Il Rapporto fotografa lo stato del settore nel 2023, un anno che ha segnato una crescita sia nei volumi di credito erogato che nel valore medio dei prestiti. Questa ancora timida espansione si è verificata in un contesto di profonde trasformazioni normative, con una riforma entrata in vigore nel 2024. Persistono però criticità strutturali che limitano l’impatto del settore, come la scarsità di risorse dedicate al microcredito sociale e la necessità di strumenti di garanzia più efficaci.
La ricerca propone quest’anno, oltre all’approfondimento sull’inclusione finanziaria di genere, anche un focus sull’inclusione finanziaria dei cittadini stranieri (non OCSE) in Italia e osserva un fenomeno in forte espansione: il microcredito rivolto agli studenti.
Il lavoro si conclude con una serie di proposte rivolte alle istituzioni e al mondo della finanza per migliorare norme, programmi, strumenti e partnership.