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Il green New Deal parte dall’Europa e dalla finanza etica

In un dibattito al Parlamento Europeo a Strasburgo lo scorso luglio, Ursula von der Leyen ha illustrato ai deputati le sue priorità politiche qualora venisse eletta Presidente della Commissione, impegnandosi a presentare, nei suoi primi 100 giorni di mandato, un piano per un “accordo verde per l’Europa” e una legge europea sul clima.
Blue Print. For Europe’s Just Transition rappresenta la risposta e una serie di proposte pronte e immediatamente attuabili.
Le ha redatte la campagna internazionale Un Green New Deal per l’Europa, sostenuta da una rete di organizzazioni fra cui DieM25, Action Aid, la New Economis Foundation e, per l’Italia, Fondazione Finanza Etica.
L’obiettivo è quello di Intrecciare gli obiettivi sociali dell’Europa con la giustizia ambientale, focalizzandosi su 3 grandi obiettivi:
1) decarbonizzare l’economia europea; 2) fermare la perdita di biodiversità e tornare a promuoverla; 3) garantire un’occupazione decente.
Come? Attraverso un massiccio intervento di finanza pubblica con i green bond della Banca Europea per gli Investimenti. Questi strumenti consentono alla BEI di raccogliere ingenti somme di denaro senza violare le norme fiscali europee.

>> QUI il report integrale, per ora in inglese e a breve in italiano.
>> QUI la sintesi, sempre per ora in inglese.

Nicoletta Dentico, vice-presidente della Fondazione, ne  ha parlato mercoledì 4 settembre su Radio3 a Tutta la Città ne parla. >>ASCOLTA<<  la puntata

 

[Foto Climate Strike, Fridays for Future di Magnus Hagdorn]