Politiche Asset Based come investimento sociale

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L’asset building è un concetto chiave per affrontare la vulnerabilità sociale, promuovendo la costruzione di un patrimonio personale attraverso il risparmio. Questo approccio mira a creare stabilità economica per le persone vulnerabili, andando oltre il semplice sostegno al reddito. La vulnerabilità sociale, definita come una condizione di incertezza e difficoltà nell’accesso a beni essenziali, può essere mitigata tramite politiche di risparmio e accumulo di asset. L’OCSE vede l’asset building come uno strumento efficace per le politiche pubbliche a medio e lungo termine, utilizzato in vari paesi come Gran Bretagna e Irlanda. Sherraden, pioniere del concetto, distingue tra asset tangibili (risparmi, proprietà) e intangibili (capitale umano, sociale). Le politiche asset-based si presentano come investimenti sociali, capaci di trasformare il risparmio pubblico in un contributo a lungo termine per la crescita economica e la riduzione della vulnerabilità. L’esperienza di Banca Etica e della Provincia di Torino dimostra l’efficacia di queste politiche, integrando il risparmio individuale con supporti educativi e formativi.

Il Microcredito

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Il microcredito è uno strumento finanziario che offre prestiti a soggetti non bancabili, spesso senza garanzie patrimoniali, con l’obiettivo di combattere la povertà e promuovere l’inclusione sociale ed economica. Introdotto e reso celebre da Muhammad Yunus con la Grameen Bank, il microcredito ha radici storiche profonde, risalenti a iniziative come i Monti di Pietà nel XV secolo. Questo sistema si distingue per l’integrazione di servizi non finanziari come assistenza e tutoraggio, e per l’approccio basato sulla reciprocità e fiducia. In Italia, istituzioni come Banca Etica hanno implementato programmi di microcredito per sostenere individui e microimprese, evidenziando la necessità di un quadro normativo chiaro per favorire lo sviluppo sostenibile di questo settore. Il microcredito non è solo un piccolo prestito, ma un investimento sociale che mira a migliorare le condizioni di vita dei beneficiari e prevenire futuri squilibri finanziari, promuovendo al contempo la solidarietà e la coesione comunitaria.

L’ efficacia degli aiuti e dello sviluppo

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L’efficacia degli aiuti e dello sviluppo è un tema centrale nel dibattito internazionale, guidato da forum di alto livello e grandi donatori. I problemi principali includono la frammentazione delle risorse, la volatilità degli aiuti e la mancanza di coordinamento. La Dichiarazione di Parigi (2005) e l’Accordo di Busan (2011) mirano a migliorare la qualità degli aiuti attraverso principi come la trasparenza, la responsabilità reciproca e il coordinamento. Tuttavia, le politiche di condizionalità economica spesso portano a privatizzazioni forzate e impatti negativi sulle comunità locali. La società civile, attraverso piattaforme come Better Aid e Open Forum, promuove un approccio basato sui diritti umani, focalizzandosi su cambiamenti sostenibili e responsabilità democratica. La cooperazione Sud-Sud e triangolare emerge come modello efficace, valorizzando le soluzioni locali. Riformare le istituzioni finanziarie internazionali è essenziale per un futuro sostenibile, promuovendo politiche che bilancino interessi economici, sociali e ambientali.

0,05 La tassa contro la speculazione finanziaria

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La Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF) è stata proposta per ridurre la speculazione e generare entrate. Consiste in un’imposta ridotta su ogni compravendita di strumenti finanziari, efficace nel frenare le operazioni speculative di breve termine. Gli acquisti a lungo termine non sono significativamente influenzati. La TTF ha tre obiettivi principali: ridurre la speculazione, generare gettito per spese sociali e promuovere la giustizia fiscale. Le attività finanziarie sono tassate meno rispetto al lavoro, e la TTF mira a riequilibrare questa disparità, redistribuendo le ricchezze su scala globale. L’introduzione della TTF migliorerebbe la trasparenza dei flussi finanziari, ridurrebbe le attività speculative e libererebbe risorse per l’economia reale, stabilizzando i mercati finanziari. Il gettito della TTF sarebbe destinato per metà a spese nazionali come welfare e riduzione del debito, e per metà a interventi internazionali contro povertà e cambiamenti climatici. La TTF contrasta la speculazione e contribuisce alla stabilità economica globale.