Maggiore inclusione finanziaria, minori rischi per le banche

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inclusione finanziaria

L’inclusione finanziaria vince il premio Tesi di laurea sulla finanza etica 2022

 

21 tesi candidate per il premio Tesi di Laurea sulla finanza etica, giunto quest’anno alla sua quinta edizione.

Il premio quest’anno è andato a Alessandro Molinari, Università di Bologna, Corso di laurea in Law and Economics of Insurance and Finance, per la tesi Regulation of EU consumer credit: a financial inclusion perspective and challenges lying ahead (La regolamentazione del credito al consumo nell’UE: una prospettiva di inclusione finanziaria e le sfide future).

Per la commissione scientifica l’originalità dell’elaborato consiste

nell’aver focalizzato l’attenzione su inclusione Finanziaria e Finanza Etica, e la proposta di una policy ora in discussione alla Commissione Europea riguardante la creazione di un database per la collezione e analisi di specifici indicatori legati al credito al consumo

Abbiamo fatto ad Alessandro 4 domande: ecco cosa ci ha risposto.

 

Le due Menzioni Speciali

A Simona Biasco, Università degli Studi di Perugia, Corso di laurea in Amministrazione aziendale, per la tesi La rilevanza strategica dei fattori ESG per le Piccole e Medie Imprese: analisi di contesto ed evidenze empiriche.
La commissione ha valutato positivamente: “lo studio delle strategie ESG delle decine di migliaia di medie e piccole aziende che rappresentano la gran parte del tessuto produttivo del nostro paese”.

Chi sarà il/la economista del cuore di Simona?

 

Marco Logi, Università degli studi di Firenze, Corso di laurea in Finance and risk management, ha presentato un lavoro su Corporate Social Responsibility and bond yields: Empirical analysis in the american market. Il testo ha l’originalità di “aver focalizzato l’attenzione su un settore su cui sono stati realizzati pochi studi: il mercato obbligazionario. A oggi la maggior parte delle ricerche sul tema indagano la relazione tra rendimento di titoli azionari e SRI, mentre tralasciano gli impatti che le performance di sostenibilità hanno sul rendimento dei titoli obbligazionari.”

Qual è il lavoro dei sogni di Marco?

 

L’emozione della premiazione in diretta

In diretta zoom, davanti ai loro colleghi e alle loro colleghe, a Marco Piccolo, direttore della Fondazione e a Fabio Moliterni, Simone Siliani, Sofia Tonarelli, Domenico Villano, in rappresentanza del comitato scientifico, le  persone ammesse alla short list hanno presentato il loro lavoro con uno speech di tre minuti ciascuno, prima della proclamazione in diretta del vincitore.

 

Le tesi premiate

Le tesi premiate saranno pubblicate nella collana “Antonio Genovesi” di Fondazione Finanza Etica a gennaio 2023.

Qui è possibile vedere le tesi vincitrici dell’edizione 2021.

 

Maggiore inclusione finanziaria, minori rischi per le banche @Pavel Danilyuk/Pexels

Natale con “Che impresa per le donne!”

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Natale donne

Proposte di regali di Natale dalle imprese femminili sostenute da Fondazione Finanza Etica grazie al fondo utili di Etica Sgr con il bando “Che impresa per le donne!”.

 

C’è chi pubblica libri femministi e chi vuole rivoluzionare il mondo del turismo. Chi porta a spasso le api e chi trasforma il latte di capra in un unguento miracoloso. Imprenditrici che sognano di fare un lavoro che non servirà più o che tingono tessuti con i fiori. Giovani agricoltrici che adesso hanno da fare perché devono raccogliere le olive e sognatrici che vanno in giro con una bici elettrica a parlare della resilienza delle api. Chi aiuta le comunità fragili e sparse e chi vuole fare comunicazione in chiave glocal.

Sono le 11 imprese femminili sostenute dal bando “Che impresa per le donne!” nella primavera del 2022. A sei mesi dalla partenza dei loro progetti, grazie al fondo utili di Etica Sgr per un totale di 236.500 euro, hanno concretizzato i loro acquisti, orientato la loro comunicazione, definito la loro mission.

 

Turismo rivoluzionario

Natale

Volete fare le vacanze a Firenze ma siete stufə del turismo mordi e fuggi? Volete sentirvi dentro la città e non contro i residenti? Crocus Trip. Social revolution è quello che fa per voi. Benedetta, Chiara Jean, Francesca,  Valentina e Francesca sono 5 professioniste nel mondo del turismo con anni di esperienza sul campo, che vogliono rivoluzionare il settore rendedolo più sostenibile. Offrono tour alternativi perché il turismo diventi il mezzo per una nuova socialità. Sfogliate il loro catalogo.

 

Negozio di cibo etico in zona Sarpi, a Milano

Natale

Se invece abitate a Milano, fate un salto in zona Sarpi, nel cuore di Chinatown. È aperta Zero per Cento, La Bottega Etica. Un negozio in cui comprare prodotti di qualità, a chilometro zero, sostenibili, spesso senza packaging e dove i commessi e le commesse di questo negozio sono persone con disabilità intellettuale che trovano in quel lavoro un orgoglio, una nuova spinta e anche un nuovo posto all’interno della società. Abbiamo raccontato la loro storia qui. Voi potete andarci a fare la spesa di persona – consigliatisssimo! – ma anche online: prodotti bio, etici e sfusi.

 

Sapone di capra biologico da una comunità resiliente

Gli allevamenti e i pascoli, il formaggio, il latte fanno parte della nostra tradizione, come paese appenninico a 1170 metri sul livello del mare. Shine ha pensato di fare un passo in più e percorrere nuove strade: innovazione, sperimentazione e progresso.

Il latte di capra è ricco di acido lattico, vitamine, proteine e minerali e di allantoina, che ha un’azione idratante e decongestionante. La crema idratante viso al latte di capra è l’ultimo prodotto di Shine, da Pescasseroli, nel cuore dell’apppennino abruzzese. È così che Francesca dell’Ova produce la crema per il viso e il sapone solido al latte di capra: solido, naturale, con packaging attento alla plastica e, in futuro, una piccola ospitalità a Pescasseroli, per gli amanti del turismo lento e delle aree interne.

 

Abiti tinti a mano dal cuore delle Marche

Una startup talentuosa, che ha vinto numerosi premi. Ancora nelle aree interne, sul versante marchigiano, con ètico sartoria marchigiana, per abiti unici, eleganti, con tinture 100% naturali derivanti da scarti agricolo-alimentari (scorze di melograno, bucce di cipolle, potature, ecc.), da piante autoctone e da erbe spontanee.

 

Libri che raccontano le donne, a testa in giù

Non è Natale senza libri. Noi vi proponiamo una micro casa editrice indipendente che racconta le donne e vuole vedere le cose da una prospettiva diversa. Infatti si chiama Capovolte. Si parla di sport  – ciclismo, ginnastica artistica, ma anche il rapporto delle donne sportive con il velo – di antirazzismo e femminismo. Se ne parla, di questa micro casa editrice, non solo al Salone del libro di Torino.

 

Packaging ecologico che fa bene al pianeta e alle persone

Natale

Le api di Beesù e di Monica Fissore, che con la sua bicicletta racconta a Torino e provincia come creare panni cerati. BEESU’ ECOPACK è l’involucro certificato MOCA per gli alimenti: 100% naturale ed ecologico, lavabile e riutilizzabile. Ha il colore, il profumo e le proprietà traspiranti e antibatteriche della cera da apicoltura biologica e locale e la resistenza del cotone biologico GOTS, realizzato secondo tradizione da un’eccellenza tessile piemontese.

 

Tra il mare e l’appennino ligure, miele buono, salutare e curativo

Marta Scali accompagna le api nomadi lungo la costa della Liguria di Ponente. Da “Le Api dei Vai” si acquistano mieli, propoli, balsami per le labbra e creme idratanti per il corpo. Grazie a un mezzo a basso impatto, le api di Marta possono seguire il ciclo dei fiori anche spostandosi dai terrazzamenti affaccati sul mare fino alle pendici delle montagne. L’apicoltura nomade, oltre a essere una tecnica produttiva in simbiosi con la natura, è anche un mezzo di sopravvivenza delle api e di tutela della biodiversità.

Città di Genere. Che genere di città?

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Un master in metodi e tecniche per pianificazione e progettazione urbana e territoriale in ottica di genere

 

Le donne si trovano ad affrontare problemi di tale importanza nelle città e nella società che il genere non può più essere ignorato nella pratica della pianificazione

Così scriveva nel 1986 Jacqueline Leavitt, professoressa emerita di Pianificazione urbana, nel suo “Feminist Advocacy Planning in the 1980s” (Pianificazione dell’advocacy femminista negli anni ’80).

Il tema della città di genere sta finalmente uscendo dal dibattito accademico per coinvolgere anche le amministrazioni cittadine. L’urbanistica è tradizionalmente riconosciuta come una disciplina maschile e la presupposta standardizzazione e neutralità di genere della pianificazione delle città ha sempre significato il pregiudizio per cui ” gli interessi e i bisogni degli uomini fossero universali”.  “Leggi, politiche e programmi neutrali dal punto di vista del genere possono involontariamente perpetuare le conseguenze di discriminazioni passate. Possono essere […] modellati su stili di vita maschili e […] non tenere conto di aspetti delle esperienze di vita delle donne che possono essere diversi da quelli degli uomini”. È quanto scrive Il rapporto delle Nazioni Unite del 2016 sui progressi delle donne.

Città di genere

 

In questo grafico, Bloomberg mostra le caratteristiche di mobilità di genere in aree urbane. Gli uomini usano di più l’auto nel tradizionale pendolarismo casa-lavoro, le donne usano più i mezzi pubblici o vanno a piedi e hanno esigenze di lavoro più complesse. Hanno spesso lavori part-time e su di loro ricade più spesso il lavoro di cura. Questo spiega anche il motivo per cui gli uomini usano più la bicicletta: hanno percorsi più lineari e viaggiano in genere da soli.

È solo un esempio, per dimostrare come l’integrazione e l’esigenza di sguardi di genere siano necessari per ripensare le città , in un momento in cui – post pandemia – si riflette su altri modi di fruire gli spazi urbani. Si pensi al concetto della Città di 15 minuti.

 

Un master sulla Città di Genere

Un master di II livello, coordinato dall’Università degli studi di Firenze e supportato, tra gli altri, da Fondazione Finanza Etica, si propone di formare figure professionali esperte nell’approccio di genere.

Si tratta di “Città di Genere. Metodi e tecniche di pianificazione e progettazione urbana e territoriale“. È rivolto a laureati e laureate magistrali in qualsiasi disciplina e intende formare per applicare l’approccio di genere in ogni ambito della progettazione, della pianificazione e delle politiche urbane e territoriali nel campo della ricerca, della pubblica amministrazione e della libera professione.

 

Il master prevede 7 borse di studio da 1400€ a copertura parziale della quota di iscrizione al master. È possibile consultare il bando ai seguenti link: https://mastercittadigenere.wordpress.com/borse-di-studio/ e https://www.pin.unifi.it/borsa-studio-master-citta-di-genere

 

Per saperne di più

È previsto un incontro informativo online mercoledì 7 dicembre alle 17.30.
Per partecipare scrivere a master_pianificazione_genere@dida.unifi.it